Una cena elegante, un Caravaggio da valutare e un’ospite misteriosa sono gli ingredienti perfetti per…un’autentica catastrofe! Equivoci e storie d’amore sono pronti a intrecciarsi in Madame!

Anne e Bob, una ricca coppia americana, decidono di dare nuova linfa al matrimonio e di trasferirsi nella loro residenza a Parigi. Mentre sta organizzando una cena particolarmente esclusiva per alcuni amici altolocati, la padrona di casa si rende conto che a tavola ci saranno tredici commensali. Per pareggiare il numero a tavola, Anne convince la sua fedele domestica Maria a vestire i panni di una misteriosa ospite…

L’equivoco è servito!

Madame affronta la storia sotto due diversi punti di vista: quello di Maria, che viene improvvisamente inserita in un mondo che aveva fino a quel momento solo potuto osservare da lontano, e Anne, perfetta padrona di casa pronta a tutto pur di non rovinare il party nella villa francese. Di fronte a una tavolata di tredici commensali, sarà la domestica a dover risolvere il problema, diventando un’ospite misteriosa.

L’incarico, apparentemente semplice, si trasformerà in un vero e proprio disastro! Tra barzellette sconce, colpi di fulmine e inaspettati tradimenti, lo spettatore sarà trascinato nella pellicola come quindicesimo commensale, subendo il fascino dei dialoghi e la comicità del clima che Maria finirà col creare. Tra situazioni irreali ed equivoci amorosi si genereranno anche scene in grado di imbarazzare e innervosire il pubblico, testimone passivo di un’ingiustizia sociale.

Anche io valgo quanto Madame

Anne e Maria sono, in apparenza, due donne molto diverse tra loro: la prima è la ricca moglie di un imprenditore americano, la seconda la sua domestica. Separate da un abisso sia economico che sociale, si ritroveranno per la prima volta allo stesso livello durante la cena. La discrepanza tra gli atteggiamenti delle due protagoniste deriva da due esperienze differenti di vita: Anne è una arrampicatrice sociale che, partendo come istruttrice di golf di Bob, è riuscita a convolare a nozze col ricco imprenditore; Maria, invece, è costretta ad accettare le mansioni più umili per regalare alla figlia il futuro che desidera.

La cena cambierà drasticamente la vita della domestica che, per uno scherzo del figlio di Bob, finirà col sedersi vicino a un mercante d’arte. Tra i due nascerà una tenera storia che farà ricordare a Maria di non essere solo una cameriera, ma anche una donna che desidera essere felice e trovare l’amore. Lei, nonostante il lavoro umile, ha diritto alla propria realizzazione. Ma a metterle i bastoni tra le ruote ci penserà Anne, imbarazzata per la cotta dell’amico e pronta a tutto per ripristinare l’equilibrio che si era creato prima dell’imbarazzante festa.

Costretta a mentire sia all’amante che ai datori di lavoro, alla domestica non resta che combattere per la propria felicità. “Anche io valgo quanto Madame” non è solo il desiderio di affermarsi in maniera indipendente dal suo status economico e sociale: ogni essere umano dovrebbe essere apprezzato per ciò che è e non per il ruolo che ricopre nella società.

Madame e Le Notti Bianche

Durante l’intera visione della commedia, l’accurata caratterizzazione dei personaggi, unita alla particolarità della storia narrata, porta lo spettatore a confrontare la trama con Le Notti Bianche di Fedor Dostoevskij: Maria è un nuovo sognatore, che vede nel nuovo amico ed amante una fuga dal mondo fittizio che ha generato intorno a sé. Esattamente come nel volume, si ha una storia d’amore irreale, una specie di sogno irrealizzabile ma che viene vissuto in quel preciso istante. Come finirà questo sogno? Lo scoprirete guardando il film!