Ever Forward è un gioco di avventura e puzzle indie che ci porta nei panni di una ragazzina proiettata in un strano mondo tutto da scoprire. Disponibile su Steam, PS4, XboxOne e Nintendo Switch.

Prodotto da Pathea Games, casa produttrice del più noto My Time at Portia.

Ever Forward si presenta come un gioco breve con una trama inizialmente intrigante che ci porrà avanti puzzle tutti diversi, sempre più difficili e arricchiti di nuove meccaniche.

La trama troppo dispersiva di Ever Forward

La trama di Ever Forward ci viene raccontata attraverso una serie di filmati flashback che man mano aiutano a ricostruire il contesto del gioco. Ci si ritrova su quest’isola senza la minima idea di come ci siamo finiti. Fin da subito si capisce che è ambientato nel futuro vista la forte componente tecnologica che influenza il mondo.

La protagonista durante tutto il gioco è piuttosto taciturna. Solo durante i flashback acquisisce una leggera caratterizzazione, il suo nome è Maya e sua madre si chiama Ann. Loro sono le protagoniste che raccontano indirettamente ciò che può essere accaduto nel mondo e soprattutto ciò che è accaduto a Maya e del perché si trova su quell’isola.

Flashback del gioco

Purtroppo, sebbene le premesse siano buone, la trama presente dei grandi vuoti. Quasi nulla di quello che viene presentato all’inizio viene spiegato, lasciando troppa libera interpretazione al videogiocatore. L’aggiunta di qualche dettaglio un più sulla trama del mondo che ci circonda, avrebbe appagato sicuramente di più il completamento del gioco.

Gameplay

Nel gioco, come già detto, ci si ritrova su quest’isola che sarà in piccola parte esplorabile e da cui accedere ai vari livelli. Difatti ci saranno dei punti dove basterà avvicinarsi per essere teletrasportati in un altro mondo, molto più cupo e spoglio. Qui potremmo muoverci liberamente volando grazie ad un robottino ma il nostro unico scopo sarà raggiungere l’inizio del livello.

Ambientazione tipica di un livello


I puzzle si basano su una meccanica semplice del portare un cubo alla fine del quadro. La difficoltà sarà superare in ogni modo dei piccoli robot che non appena ci vedranno ci faranno ritornare all’ultimo salvataggio effettuato. Ma non si tratterà solo di questo, più avanti nel gioco ci sarà anche l’aggiunta di qualche meccanica che aumenterà la varietà e la difficoltà del gioco. Nel caso in cui ci si ritrovi bloccati è anche possibile richiedere suggerimenti in cambio di “foglie” che è possibile raccogliere sull’isola prima di cominciare ogni livello.

Grafica

L’aspetto grafico è molto curato e dettagliato. L’isola sui cui si cammina per passare da un livello ad un altro è ben realizzata e la colonna sonora aiuta a godere al massimo di tutto il paesaggio.
I livelli invece sono ambientanti in un mondo volutamente spoglio e completamente artificiale con un paesaggio comunque molto suggestivo. La protagonista poi è realizzata molto bene, molto dettagliata, specialmente in volto e con animazioni abbastanza buone.

L’ isola

Conclusioni

Ever Forward è un gioco che sicuramente non brilla di novità. La trama è abbastanza deludente poiché crea notevoli aspettative che non verranno mai risolte. I livelli invece possono far pensare molto ed appagare molto il giocatore una volta superati. Difatti sono il punto forte di tutto il gioco.

In alcuni punti può diventare frustante vista la complessità di alcuni enigmi che anche con l’intuizione giusta, richiedono svariati tentati a causa di alcune meccaniche che in certi momenti smettono di funzionare.

Un’altra grossa delusione è l’isola in cui passeremo davvero troppo poco tempo che seppur bella comunque molto piccola e limitata nell’esplorazione. Se siete in cerca di un gioco esplorativo, questo gioco non fa per voi.

Ci troviamo davanti ad un gioco godibile che offre comunque un buon livello di sfida, cosa non semplice da ottenere di questi tempi.