La Open House Games debutta sul mercato con il suo primo titolo, A Tale of Paper, letteralmente “Un Racconto di Carta”. Giocheremo con Line, un pezzo di carta che nel corso del suo viaggio sarà in grado di cambiare forma per poter superare ogni ostacolo. Questo titolo comprende sessioni platform e buona parte di enigmi ambientali molto interessanti. Ma partiamo con ordine; della trama non viene raccontato nulla e sta nell’interesse e all’occhio del giocatore mettere insieme i pezzi. Nonostante sia molto lineare l’avanzamento, la trama resta pressapoco complicata da scoprire nel dettaglio. Per questo il gioco può aiutare i più interessati. Dando indizi nella sezione Extra del gioco, gli Extra saranno reperibili all’interno di ogni livello sotto forma di origami.

Ambientazioni e grafica

Nel corso della nostra avventura insieme al nostro origami multiforme, si potrà notare l’intero viaggio del protagonista. Partendo da una casa abbandonata, passando per fogne e abitazioni con ottima atmosfera. Gli sviluppatori hanno puntato molto sui luoghi e le musiche calzanti del gioco che oltre ad altre cose, sono uno dei punti forti del gioco. Il titolo presenta lievi bug non dannosi, il personaggio sembra come pattinare sul terreno, forse si poteva fare di più su questo dettaglio grafico. Ci sembra doveroso enfatizzare la bellezza e la poesia dei paesaggi collegati alle canzoni. Le musiche del gioco sono adatte a ogni frangente e situazione di gameplay e paesaggistiche. Enigmi ambientali e sessioni platform sono il fulcro del gioco ma parliamone nel dettaglio.

Gameplay

A Tale of Paper purtroppo è un titolo molto breve, si potrebbe definire perfetto da giocare in un weekend. L’avventura di Line, il nostro adorabile origami, nel corso del gioco potrà cambiare forma per superare ostacoli altrimenti insuperabili. Da una rana a un aeroplanino di carta sono solo esempi di quello che può fare il nostro protagonista. I livelli connessi al cambio di ambientazioni sono molto variegati e piacevoli, tanto da far trascurare al videogiocatore la ripetività del gioco. Sono molteplici le metaforfosi di Line, fino alla fine il gioco proporrà cambiamenti di gameplay. Le sessioni platform risultano molto punitive poichè si rischia la morte del personaggio o addirittura la caduta verso l’inizio del livello. Mentre per alcuni enigmi, la presenza di suggerimenti non è molto chiara e definita all’occhio del giocatore. Per il resto, l’avventura tuttavia resta rilassante e apprezzabile.

Trama

La narrazione di A Tale of Paper, come detto in precedenza, resta tutta da interpretare, secondo noi questa scelta di racconto è azzecata al titolo in questione. Come i dettagli del gioco ci spoilera, Line intraprenderà un vianggio per realizzare il sogno di un bambino, il suo creatore. Un viaggio molto ricco di emozioni nel dettaglio e triste per chi solo sa immaginare gli avvenimenti accaduti in questa storia. Il nostro origami è determinato a raggiungere il suo scopo, superando vari ostacoli ambietali, poichè anche una pozzanghera sarà in grado di ridurvi in poltiglia. La lore triste e affascinate del gioco sono un premio per chi se lo sa guadagnare, studiando il gioco con occhi e orecchie. In sintesi una trama tutta da vivere con una splendida cornice musicale e paesaggistica.

In conclusione questo titolo indie ha i suoi pregi e i suoi difetti, alcuni di essi trascurabili. Siamo molto soddisfatti del vianggio vissuto assieme a Line, anche se a volte ingiustamente puniti per piccoli errori di gameplay. Sicuramente la sotto trama del gioco è qualcosa che ti colpisce più di tutto il resto assieme alla poesia dei luoghi. Ottimo comparto musicale e paesaggi degni della narrazione che renderavamo ogni situazione apprezzabile dal lato dell’atmosfera. Open House Games ha sviluppato un gioco più che sufficente colpendo nelle emozioni del videogiocatore. Per altre nostre recensioni visitate il nostro sito.