Un timido adolescente, tre alieni pasticcioni e un mucchio di guai: è il mondo di Luis e gli Alieni!
Luis è un dodicenne timido e introverso, spesso bullizzato dai compagni. Suo padre, l’ufologo Armin Sonntag, non gli dedica molto tempo, intento com’è a scrutare il cielo alla ricerca di vita extraterrestre. Anche il preside della scuola si accorge della situazione familiare di Luis e decide di mandarlo nell’istituto gestito dalla severa e inquietante Signorina Sadiker. Tutto cambia quando dallo spazio tre goffi alieni (Mog, Nag e Wabo) intercettano una televendita terrestre dell’imperdibile materassino massaggiante Nubbi Dubbi. Ne vogliono uno a tutti i costi! Partono alla volta della Terra, schiantandosi nei pressi della casa del ragazzo dopo una manovra maldestra.
Una commedia sulla solitudine?
Luis e gli alieni è la storia di un adolescente solo, abbandonato a se stesso da un padre negligente e fissato col proprio, inconcludente, lavoro. Rimasto orfano in tenera età, è Luis a doversi occupare della casa e dello strambo genitore, che passa le giornate sul divano a dormire e le nottate a monitorare i segnali che provengono dallo spazio.
Questo clima di assoluta solitudine è accentuato dall’incapacità del protagonista di legare coi propri compagni, che preferiscono bullizzarlo piuttosto che esservi amici. L’unica persona che sembra interessarsi a lui è il preside che, dopo aver chiamato i servizi sociali, rischia di far cadere il ragazzo tra le grinfie della Signorina Sadiker. Per fortuna, tre inaspettati amici sono pronti ad aiutarlo!
Un’amicizia extraterrestre!
Attratti dal Nubbi Dubbi, i tre alieni si ritrovano sulla “Terria” e, grazie ai continui segnali inviati dal professor Sonntag, atterrano vicino alla casa di Luis. L’incontro sancirà l’inizio di una grande amicizia, ma riuscirà a tenere il protagonista lontano dalla Casa per Bambini Felici?
Emerge subito il contrasto tra Mog, Wabo e Nag e il genitore: mentre quest’ultimo si è dimenticato del compleanno del figlio, i tre alieni intonano per lui una canzoncina di auguri. Armin è concentrato solo nella ricerca di ufo, mentre loro accantonano la missione per salvare il nuovo amico da un destino infelice. Grazie ai nuovi arrivati, Luis non è più solo: si sente finalmente parte di qualcosa, a tal punto da voler fuggire dalla propria realtà alla ricerca di un nuovo pianeta, in grado di regalargli un futuro felice.
Troppo prevedibile?
Nonostante la massiccia presenza di colpi di scena, Luis e gli Alieni è un film che non riesce a sorprendere completamente il proprio pubblico: dedicato a famiglie e piccoli spettatori, presenta una dinamica prevedibile per un adulto.
La narrazione riesce ad intrattenere e a divertire, sfruttando soprattutto gli alieni e la loro bizzarra capacità di assumere l’aspetto dei terrestri dopo averne ingerito un capello. Ma manca quel quid che avrebbe potuto rendere la pellicola speciale anche per un pubblico più adulto. Nonostante ciò, il film è piacevole e leggero ed introduce concetti importanti quali l’inclusione e l’accettazione del diverso.
All’interno della semplice cornice narrativa è possibile individuare anche delle piccole storie secondarie, quali quella del bullo e di Armin, che consentono di comprendere appieno il perché di tali atteggiamenti. Il comportamento del bullo, ad esempio, è causato dal desiderio di approvazione da parte dei genitori e porta il ragazzo a scaricare la propria frustrazione sul povero protagonista.
Luis e gli Alieni è una storia in grado di emozionare e intrattenere il proprio pubblico e di insegnare ai più piccoli quanto sia importante accettare le diversità.