Nato come opera teatrale, il film horror più inquietante del 2018 arriva sul piccolo schermo in Limited Edition. Stiamo parlando di Ghost Stories!

Il professor Goodman è un docente di psicologia che non crede ai fenomeni soprannaturali. L’arrivo di una misteriosa lettera che contiene informazioni su tre casi mai risolti lo porterà a imbarcarsi in un viaggio alla scoperta di ciò che non può essere spiegato razionalmente.

Tre casi inspiegabili

Dopo una vita passata a spiegare l’ignoto, il mentore di Philip Goodman scompare nel nulla, per ricomparire alcuni anni dopo con un misterioso plico: sono tre casi che dimostrerebbero l’esistenza del soprannaturale. Riuscirà Goodman a dimostrare che si sbaglia?

  • Tony, ex guardiano notturno, lavorava in un edificio precedentemente adibito a manicomio femminile. L’incontro con lo spirito di una bambina cambierà drasticamente la sua vita spirituale.
  • Simon è un adolescente ossessionato dalla figura del diavolo, soprattutto dopo che quest’ultimo è finito sotto la sua auto.
  • Mike, un ex azionario desideroso di diventare padre, è costretto ad affrontare uno spirito maligno mentre la moglie è in travaglio.

Un film “in attesa”

A differenza del classico horror, all’interno del quale i momenti di terrore si manifestano quasi senza preavviso, in Ghost Stories l’intera pellicola mette lo spettatore in attesa dei fenomeni paranormali, alternando la lentezza della narrazione alla rapidità con la quale si presentano i fantasmi.

Questa scelta narrativa amplifica la sensazione di terrore, che sussiste nonostante la presenza di tre cliché : il manicomio infestato, il demone e il feticcio. Partendo dai luoghi comuni tipici del cinema dell’orrore inglese, è stato creato un film fresco, originale ed eccitante.

Fantasmi e paesaggi

Ognuna delle tre storie narrate si inserisce in una cornice più vasta, il filone del professore che prova a spiegare i misteri sotto la freddezza del metodo scientifico, pur mantenendo la propria indipendenza. Ad unirle sono piccoli dettagli (la busta, la foto, il cappotto) che finiranno per ottenere la giusta importanza solamente alla fine del film, quando il quarto mistero viene finalmente risolto.

Al di sotto della cornice narrativa si cela una quarta ghost story, unita alle altre da un filo sottile, della quale il protagonista sembra (voler) ignorare l’esistenza. L’alone di mistero lascia in trepidante attesa lo spettatore, che pensava i fantasmi potessero comparire solo nei tre racconti, confondendolo quasi quanto Goodman.

Contenuti Extra

Il cofanetto di Ghost Stories presenta, oltre al trailer, altri quattro video, la cui visione non influenza la godibilità della pellicola in termini di spoiler, ma consente al pubblico di conoscere meglio i registi e le location del film.

  • Trailer, lo stesso che è stato trasmesso in tv per annunciare l’arrivo sul grande schermo del film
  • Di cosa hai paura? I due protagonisti della pellicola si confessano davanti alle telecamere, raccontando i momenti più terrificanti della loro vita
  • Intervista ai registi. Come è stato possibile adattare Ghost Stories dal teatro al grande schermo? Ce lo raccontano i due registi in questa breve intervista
  • Sul set di Ghost Stories: la brughiera. A metà tra il documentario e il fanvideo, uno dei cameramen trasporta lo spettatore dietro le quinte, in mezzo alla brughiera, mentre viene girata la scena dell’incontro con Mike
  • Sul set di Ghost Stories: la casa. Le riprese panoramiche si alternano ai commenti di Martin Freeman, intento a girare una delle scene più difficili del film.

E non dimentichiamo il Booklet!

Il cofanetto contiene un piccolo booklet a colori, all’interno del quale viene spiegato sia il film che la decisione dei registi di mantenere un cast british. La panoramica sulla pellicola sembra invitare il lettore a una maggiore attenzione per i particolari del film, che utilizza l’ambiente circostante come mezzo per esprimere lo stato d’animo del protagonista.

La lettura del booklet è consigliata prima della visione di Ghost Stories, poiché fornisce un buon supporto per la comprensione della pellicola, senza rivelare eccessivamente: si acquisisce una conoscenza extra che non intacca la piacevolezza della visione.