Dopo aver ottenuto il consenso unanime del pubblico e della critica, Cosa dirà la gente arriva in Home Video con un’edizione arricchita da extra inediti, nati dalla collaborazione con Amnesty International!

Norvegia. La sedicenne Nisha vive la sua vita tra la famiglia, all’interno della quale è la perfetta figlia pachistana, e gli amici, con i quali si diverte come una qualunque adolescente norvegese. Quando però il padre la sorprende in intimità col suo ragazzo, i due mondi della ragazza entrano violentemente in collisione: i suoi stessi genitori la ingannano e la trascinano in Pakistan per allontanarla dalle sue frequentazioni e rinchiuderla in casa di alcuni parenti, attraverso i quali intendono rieducare la figlia ai valori tradizionali. Lì, in un Paese in cui non è mai stata prima, Nisha è costretta ad adattarsi alla cultura di suo padre e di sua madre, ma non sarà facile per nessuno.

Una famiglia apparentemente normale

Nisha vive in una famiglia apparentemente normale: due genitori amorevoli, disposti a tutto pur di regalare ai propri figli una vita agiata e una prestigiosa università, e due fratelli amorevoli. Questo legame idilliaco è destinato a recidersi quando il padre la scopre in intimità col fidanzato e sarà per la prima volta in vita sua combattuto tra l’amore per la figlia e la rispettabilità della famiglia.

La crudele reazione paterna sarà solo l’inizio di un crescendo di odio e indifferenza, che trascinerà la giovane protagonista nel Paese di origine dei genitori: il Pakistan. Dietro i dolci sorrisi di quella famiglia apparentemente normale si cela il peso di una tradizione misogina e maschilista, disposta a sacrificare la felicità di una giovane donna pur di tutelarsi agli occhi della comunità.

Cosa dirà la gente?

La pellicola racconta, attraverso il personaggio di Nisha, una storia attuale e destinata a ripetersi ogni giorno per tante giovanissime donne (12 milioni ogni anno): la completa privazione della libertà di scelta. Attraverso una narrazione lenta ed enfatizzata da una eccellente fotografia, lo spettatore può comprendere i sentimenti e la disperazione della ragazza, costretta a vivere in un Paese lontano da casa, in una famiglia di cui non si sente parte e dalla quale non si sente rispettata, per espiare un peccato che non ha commesso. Il tutto per rispondere alla domanda: Cosa dirà la gente?

Giorno dopo giorno respirerà sempre di più la nuova aria, iniziando a vestirsi, pettinarsi e truccarsi come le cugine, pur conservando la speranza di tornare nella propria casa, per ricominciare a vivere come una vera norvegese ed essere, dopo mesi di angherie, finalmente libera. Ma non sarà facile raggiungere questo scopo in una famiglia che, alla pari di segugi, non le lascia possibilità di fuga. E quando la sua petulanza creerà problemi anche agli zii, Nisha sarà costretta a sentire per la seconda volta la domanda: Cosa dirà la gente? E a subire le tragiche conseguenze di una azione che non è mai stata commessa.

La storia della protagonista di questo straordinario film è una storia di resistenza, di coraggio, di opposizione al destino che, come spesso capita, viene stabilito dalla famiglia o dalla comunità di appartenenza. Un destino che molte volte termina con un matrimonio forzato e precoce.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Internazional Italia

Un rapporto di amore e odio

Il legame tra Nisha e suo padre è di amore ed odio: pur essendo la sua figlia preferita, egli la punisce in maniera crudele per dare il buon esempio alla sorellina minore e al fratello. Le scene di affetto iniziale, nel quale lui la riempie di regali e si diverte con lei, sono presto sostituite da un crescendo di violenza e insofferenza: Nisha non è più la sua prediletta, bensì una donna che ha disonorato la famiglia e merita di morire.

Può un padre smettere di amare la sua progenie? Padre e figlia sono uniti dal sangue e separati da tradizioni arretrate, che tarpano le ali della ragazza, impedendole di crescere e realizzarsi; e lui, combattuto tra amore e dovere, si rende conto che il desiderio di vederla patentata e laureata in medicina cozza tremendamente con il destino che ha in serbo per lei la madre. La sua versione crudele si alterna alla figura che Nisha conosce bene: la trascina in Pakistan ma le compra dei biscotti al cioccolato, la abbandona ma chiede di essere abbracciato. Eppure, nonostante i buoni propositi, l’abisso che li separa è troppo vasto per un happy ending.

L’importanza della musica

Nel film la musica, unita alla danza, assume un ruolo di rilievo, poiché enfatizza la spirale di illusioni e incertezze nella quale ricade Nisha, svanendo dalla pellicola insieme alla libertà della ragazza. Se nella prima mezz’ora di proiezione si hanno musiche e balli, nel rimanente tempo i suoni sembrano ovattarsi, le melodie scomparire, i movimenti ridursi al minimo necessario: non vi sono motivi per gioire o per festeggiare, solo assurdi peccati da espiare. Ballare per la protagonista vuol dire manifestare al mondo la propria libertà, essere davanti a un pubblico tutto ciò che desidera, senza preoccuparsi di “cosa dirà la gente”.

Contenuti Extra

I contenuti Extra del cofanetto sono ottenuti dalla collaborazione di Lucky Red con Koch Media e Amnesty International, un’organizzazione non governativa, indipendente e autofinanziata che protegge e promuove i diritti proclamati nel 1948 dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

  • Libere di scegliere: Amnesty International per la fine di matrimoni forzati e precoci. Il video riporta un intervento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Attraverso un commento della trama del film, che ricalca anche i trascorsi della regista, Noury parla della lotta dell’associazione contro questa grave violazione dei diritti delle donne, toccando tasti ancora dolenti della cronaca italiana ed estera.
  • Come difendersi dai matrimoni precoci in Pakistan. Paras, giovane ragazza Pakistana, racconta alle telecamere del suo matrimonio,contratto quando era solo una bambina, e della lotta che le ha consentito di ottenere il divorzio. Diventata una volontaria presso Shirkat Gah, associazione che le ha aperto gli occhi sui suoi diritti, Paras cerca di sensibilizzare il prossimo con la propria storia, per porre fine alla piaga delle spose bambine
  • Trailer

Cosa dirà la gente è adatto anche per la visione in classe, poiché le tematiche affrontate rientrano nel programma di GeoStoria.