[RECENSIONE] Violet Evergarden




Violet Evergarden è nata come serie light novel scritta da Kana Akatsuki e illustrata da Akiko Takase, composta da due volumi e pubblicati dalla Kyoto Animation. Sempre quest’ultima ha realizzato l’adattamento in anime, la cui trasmissione televisiva è cominciata in Giappone il 10 Gennaio 2018 ed è stata distribuita in simulcast mondiale da Netflix dall’11 Gennaio, anche in versione doppiata in italiano. La serie animata conta 14 episodi, di cui il 14° è un OVA, dalla durata di 25 minuti l’uno. Nonostante l’anime sia ispirato all’omonima light novel, in realtà non la segue fedelmente, infatti nell’anime abbiamo degli episodi che non seguono la linea della novel. Ovviamente non si sa precisamente la storia dove sia ambientata o il periodo preciso, i fiori e gli abiti suggeriscono l’estetica Vittoriana, mentre le scene di guerra fanno pensare alla Prima Guerra Mondiale e la città sembra situata nel Mediterraneo (ci sono anche delle palme).

Trama.

Violet è un’orfana, precedentemente era conosciuta come “l’arma” durante la guerra tra il Nord e il Sud del continente Telesis, oramai terminata da 4 anni e durante la quale ha combattuto, nonostante la tenera età, e a causa della quale non prova alcun tipo di sentimenti. La ragazza comincia una nuova vita e lo fa iniziando a lavorare per il Servizio Postale CH come “Bambola di scrittura automatica”, cioè prende le emozioni dei clienti e le trasforma in parola, riportandole nero su bianco nelle lettere commissionate. Violet comincerà questo suo nuovo viaggio/vita, affronterà diverse emozioni di tante persone e le diverse forme dell’amore, cercando di capire cosa vogliano dire le parole “Ti Amo”.


Personaggi.




Perchè guardarlo…

Violet Evergarden ha entusiasmato tantissime persone ancora prima che iniziasse ad essere trasmesso, grazie ai trailer che furono pubblicati e alla trasmissione in simulcast mondiale grazie a Netflix. Nell’anime tutti i personaggi vivono un’evoluzione della propria vita, in particolar modo Violet che dall’essere considerata come una semplice “arma” senza sentimenti, inizia ad essere considerata come una persona con delle emozioni e lei stessa inizia a sentirsi come tale, ma abbiamo un’evoluzione anche dei personaggi secondari come Iris. Nonostante il filo conduttore della storia sia il percorso di vita di Violet (il percorso che la porterà dal considerarsi semplice arma addestrata per uccidere, ad essere umano con sentimenti), in realtà abbiamo un’ottima caratterizzazione anche degli altri personaggi. Inoltre, i cambiamenti atmosferici, all’interno dell’anime, sono legati allo stato mentale di Violet quando non parla, per esempio quando Gilbert porta Violet bambina per la prima volta nella sua casa quando è inverno, che sta ad indicare la freddezza e l’avversità del suo mondo interno; quando abbatte i nemici brutalmente, la scena notturna è illuminata dalle fiamme dell’incendio.

Un’aspetto che colpisce tanto in questo anime sono le emozioni che fluiscono in ogni episodio, emozioni diverse, non solo l’amore, ma anche il dolore, la tristezza, la felicità trovata nelle piccole cose come il ricevere una lettera…tantissime sfumature delle emozioni. Il viso stesso di Violet cambierà episodio dopo episodio. Proprio per questo motivo vi invito a guardare l’anime con dei fazzoletti vicino, perchè non mancheranno le scene in cui verserete litri di lacrime.


Tutto l’anime però avviene su uno scenario molto ricorrente negli anime, ma non sempre affrontato al meglio, ovvero la guerra. Come abbiamo detto Violet era considerata un’arma sin da piccola e a causa della guerra perderà tantissime cose, non solo le braccia; nell’anime ci viene mostrata cosa porta la crudeltà della guerra, non solo alla protagonista, ma anche alle altre persone, il dolore e la sofferenza nel perdere una persona cara, il “semplice” allontanamento dalla persona amata per via della guerra…e la “creazione” di persone descritte come sadiche, facenti parte della fazione anti-pace e che non accettano la fine della guerra.

Per quanto riguarda l’animazione, non c’è davvero nulla da dire, a parte che la Kyoto Animation ha fatto un lavoro davvero superlativo, una grafica eccezionale, con dei colori brillanti, scene fluide, attenzione anche per i piccoli particolari e per i personaggi secondari. Il comparto sonoro è molto ben fatto, la opening “Sincerely – TRUE” e la ending “Michishirube – Minori Chihara” sono molto delicate e lente e i testi calzano alla perfezione con l’anime.

L’ultimo episodio che termina l’anime è sia una fine che un inizio, infatti il giorno in cui è uscito in Giappone, sull’account Twitter è stato anche annunciato un nuovo progetto completamente nuovo per l’anime! Non sappiamo ancora cosa aspettarci, ma di certo la Kyoto Animation non ci deluderà!

Consiglio di vedere questo anime a tutti, agli amanti dei generi Fantascienza, Drammatico, Fantastico e Sentimentale, ma anche a tutte quelle persone che vogliono vedere uno degli anime più belli del 2018 e non solo. Un anime dove è possibile vedere il percorso evolutivo della protagonista ed empaticamente ci porta a provare le sue stesse emozioni!

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