[RECENSIONE] Himouto! Umaru-Chan R

Nato come manga di Sankaku Head nel 2013, nel 2015 uscì l’adattamento in versione animata e dato il successo che la serie aveva ottenuto, nel 2017 è uscita la seconda stagione “Himouto! Umaru-Chan R”, composta da 12 episodi e andata in onda da ottobre a dicembre 2017. L’anime è stato gestito da Doga kobo, già famosa per Gabriel Dropout e Plastic memories.

TRAMA.

Umaru, una ragazza all’apparenza perfetta, prima fra gli studenti nella sua scuola, bella, apprensiva, si rivela essere il totale opposto quando torna a casa insieme al fratello, unici componenti della famiglia, facendo arrabbiare quest’ultimo molto spesso.

Infatti, la parola Himouto, dal giapponese è l’unione delle parole: sorella (imouto) e pesce secco (Himono), anche perché Umaro tende ad assumere una forma molto più “chibi”, ovvero testa grande e corpo minuto, di piccole dimensioni, durante la fase Himouto.

PERSONAGGI.

PERCHÉ GUARDARLO…

Himouto! Umaru-Chan è un’anime che mantiene pienamente lo stile che aveva già creato con la prima stagione, la vena comica rimane invariata, ma complessivamente è riuscito a migliorare. Infatti considero la seconda stagione, una versione migliorata della prima, anche perché non c’è effettivamente una trama da seguire, se non qualche piccola sotto trama.

L’impostazione della serie è il medesimo, ogni singolo episodio è suddiviso in varie storie, circa 4 ad episodio, ognuna si focalizza su personaggi diversi, portando però avanti, di episodio in episodio, molte storie secondarie, infatti una pecca dell’anime è quella che, non essendoci una trama che va ad evolversi, non si ha la voglia di continuare la visione.

I personaggi sono pressoché gli stessi della prima stagione, abbiamo in più degli approfondimenti su ognuno di loro, come la famiglia da dove provengono o anche un approfondimento del rapporto con Umaru e Taihei, una scelta che ho ben apprezzato, perché non c’era molto da aggiungere su Umaru, dato che si era già definito nella stagione precedente il suo personaggio.

Le musiche non sono cambiate, il che è un bene, anche perché le trovo pienamente azzeccate per il genere, tutte molto allegre e vivaci. Le opening e la ending invece sono diverse rispetto alla prima stagione, entrambe ben apprezzate, soprattutto la op, in quanto segue appieno l’esuberanza della nostra protagonista.

I disegni sono leggermente migliorati, soprattutto per quanto riguarda la pulizia generale di quest’ultimi, però mi sarei aspettato qualcosa di più, ma fortunatamente lo stile di disegno che caratterizza la serie non è cambiato. I colori rimangono chiari e brillanti, che ci permettono di metterci a nostro agio durante la visione degli episodi.

Inoltre non c’è un reale avanzamento nella trama, tutto è rimasto invariato, niente di quello che è successo può essere considerato significativo, eccetto per l’introduzione della sorella di Kanau, che, nonostante non sia così importante, non ne parlerò per motivi di spoiler. Vengono fatte numerose citazioni non solo ad altre opere animate e cartacee presenti nella realtà, ma anche a console molto conosciute.

In definitiva, Himouto! Umaru-Chan R è un anime che mi ha fatto ridere molte volte, sebbene ci siano stati momenti in cui non avevo molta voglia di proseguire, dato che non si ha uno stimolo per andare avanti, una trama da seguire. Mi sento comunque di consigliare la visione, anche del solo primo episodio, giusto per farsi un’idea di com’è impostata la serie; la consiglio soprattutto a chi piace lo stile deformed e un genere un po’ demenziale, per passare 24 minuti (ad episodio) tra sorrisi e risate.

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