[RECENSIONE] GARO: VANISHING LINE




Garo: Vanishing Line è un anime prodotto dallo studio MAPPA conosciuto per la produzione di Shingeki no Bahamut e Yuri!!! on Ice. È stato trasmesso in Giappone dal 6 ottobre 2017 al 30 marzo 2018. L’anime fa parte del franchise Garo e della serie Garo: The Animation. I diritti dell’anime in Italia sono stati acquistati dalla Dynit e distribuito da VVVVID. L’anime è formato da 24 episodi dalla durata di 24 minuti ciascuno. I generi affrontati dalla serie sono: azione, soprannaturale e fantascienza.

Trama.

Sulle strade di Russel City delle minacciose creature chiamate Horror inizieranno a scuotere il mondo. Un uomo di nome Sword si lancerà in una guerra senza fine per difendere il mondo. Il suo unico indizio è la parola El Dorado, che lo accomuna ad una ragazzina di nome Sophie, in cerca di suo fratello scomparso che gli aveva lasciato scritta la stessa parola. Entrambi sono attratti dalla stessa parola e collaborano assieme per scoprirne il significato che li porterà ad affrontare il loro passato.



Personaggi.




Perchè guardarlo…

Garo: Vanishing Line è un anime che unisce momenti tristi a momenti felici della storia dei nostri personaggi. Saranno sottoposti a diverse difficoltà, sia fisiche che psicologiche, con la perdita di persone care e combattimenti che lasceranno sfiniti i nostri personaggi.

Trama non sempre fluida, sono presenti diversi salti temporali che rompono la sua fluidità. Una caratterizzazione dei personaggi abbastanza dettagliata, sono presenti molti flashback e ampi background storici dei nostri personaggi. Ognuno ha una diversa situazione psicologica e un diverso pensiero in base alla propria storia passata. Durante i 24 episodi dell’anime troviamo un evoluzione dei personaggi sia in ambito psicologico, in cui diventano più maturi affrontando situazioni più grandi di loro e sia nel metodo di combattimento con un evoluzione anche nel loro equipaggiamento. Il personaggio che più mi ha colpito è Sophie Hennes, una normalissima ragazzina catapultata in un mondo pieno di pericoli e Horror. Sophie ormai messa alle strette si trasforma, dal provare paura per queste creature diventa una ragazza pronta a difendere i suoi cari da essi.

Nel comparto tecnico i disegni e le animazioni sono molto particolari e ben strutturati, ottima scelta cromatica, ed una minuziosa cura del dettaglio. Sono presenti dei combattimenti molto dinamici , epici e ben fatti. Nelle magie e nei cerchi magici sono presenti dei colori molto vivi che le rendono ancor più favolose. Personaggi e Horror sono disegnati con molti dettagli e ben caratterizzati fisicamente, negli Horror è presente anche una sfumatura macabra e spaventosa, ma che non da fastidio alla spettatore.

Ho apprezzato la colonna sonora un pò rock dell’anime sempre presente durante i combattimenti che ne aumenta l’epicità. Opening (EMG degli JAM Project e Howling Sword di Shuhei Kita ) abbastanza vivaci, anche se le ending (Sophia di Masami Okui e Promise di Chihiro Yonekura) un pò deludenti.

In conclusione Garo: Vanishing Line è da aggiungere alla lista di anime da vedere, non dispiace nè come trama nè come disegni; grazie alla sue componenti fantasy tiene lo spettatore incollato allo schermo. Nonostante non sia l’anime che tutti si aspettano di vedere, la visione non dispiace.




Exit mobile version