Netflix vs Georgia – Addio riprese se passa la nuova legge sull’aborto

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La Georgia è stata, negli ultimi anni, un set alternativo alla classica New York o Los Angeles per la produzione di film e serie tv. Tra i colossi che hanno deciso di investire nella regione vi è Netflix, che ha deciso di girarvi Stranger Things e Ozark. 

Questa collaborazione, che ha generato (tra gli altri vantaggi) un incremento del turismo, potrebbe presto concludersi grazie a una presa di posizione di Netflix, deciso a tutelare le sue dipendenti. Il colosso dello streaming interromperà nuovi investimenti in Georgia se passerà la nuova legge sull’aborto, voluta dal governatore repubblicano Brian Kemp. Ad annunciare la decisione è il responsabile dei contenuti Ted Sarandos:

Abbiamo molte donne che lavorano a produzioni in Georgia, i cui diritti, insieme a milioni di altri, saranno severamente limitati da questa legge. Lavoreremo con L’American Civil Liberties Union e altri per combatterla in tribunale. Se mai dovesse entrare in vigore, dovremmo ripensare al nostro intero investimento in Georgia 

Questa legge, soprannominata “dei battiti del cuore”, proibisce l’aborto dalle sei settimane di vita, quando nel feto si registra battito cardiaco. Poiché per molte donne questo intervallo di tempo non è sufficiente per intuire la gravidanza, la legge è stata ampliamente criticata come un vero e proprio divieto mascherato. Chi vincerà questa battaglia tra Netflix e la Georgia?

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